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DanzaMovimentoTerapia: una nuova pedagogia del movimento

La nuova pedagogia del movimento si basa sull’idea che il corpo, nella sua espressione più autentica, è naturalmente connesso a un principio dinamico universale. Il movimento e la danza rappresentano strumenti fondamentali per riscoprire questa connessione, andando oltre la meccanicità e la ripetitività dei gesti quotidiani che limitano il corpo e, di conseguenza, anche la mente e le capacità cognitive.

I nostri corpi, intrappolati in movimenti binari e automatizzati, si irrigidiscono, perdendo la loro fluidità originaria. Tuttavia, osservando la natura, scopriamo che ogni elemento vivente segue un principio di movimento spiraliforme. Le nostre ossa, i muscoli, il nostro DNA stesso rispondono a questa logica, la stessa che governa la crescita delle piante, il fluire dell’acqua, il moto dei pianeti e l’evoluzione dell’universo.

SEZIONE AUREA

Non solo il corpo, ma anche la nostra mente risente di questa automatizzazione. Quando i movimenti diventano ripetitivi e meccanici, anche il pensiero tende a seguirne il ritmo, limitandosi a schemi rigidi e prevedibili. Questo ostacola la creatività, la capacità di pensare in modo flessibile e di adattarsi alle situazioni. Riconnettersi con un movimento più naturale e fluido significa, dunque, liberare anche la mente, permettendole di riscoprire nuove possibilità di espressione e comprensione del mondo.

Un concetto chiave per comprendere questa pedagogia del movimento è la lemniscata, ovvero la figura dell’infinito (∞), che rappresenta il flusso continuo e armonico dell’energia. La sezione aurea, principio matematico e geometrico presente in ogni forma naturale, è un altro elemento fondamentale: essa esprime l’equilibrio perfetto tra le parti e il tutto, rispecchiando la nostra stessa struttura corporea e il modo in cui il movimento può divenire un atto di riequilibrio profondo.

La danza come terapia si inserisce in questo contesto come pratica per riconnetterci con la nostra origine, con le forze primordiali che ci hanno generato. Non si tratta solo di esprimersi attraverso il corpo, ma di riscoprire il flusso naturale dell’energia che ci attraversa e ci collega al cosmo. Attraverso movimenti ispirati alle spirali e alle dinamiche della natura, possiamo liberare il corpo dalle costrizioni, permettendo anche alla mente e alla coscienza di espandersi. La nuova pedagogia del movimento diventa quindi un viaggio di ritorno all’armonia originaria, una pratica che favorisce benessere, consapevolezza e connessione con l’universo che ci circonda.

Dott.ssa Pipan Cristina

Educatore Pedagogico

Danzaterapeuta Clinico

Art Counselor

 

Riferimenti bibliografici suggeriti:

  • Rudolf Laban, “The Mastery of Movement”
  • Ann Hutchinson Guest, “Labanotation: The System of Analyzing and Recording Movement”
  • Rudolf Steiner, “Theosophy: An Introduction to the Supersensible Knowledge of the World”
  • György Doczi, “The Power of Limits: Proportional Harmonies in Nature, Art, and Architecture”
  • Margaret Morris, “The Art of Movement”

 

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