DANZATERAPIA: RICONQUISTARE IL CORPO PER VINCERE I DISTURBI ALIMENTARI

DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

Danzaterapia: Un Viaggio di Riconciliazione con il Corpo per Affrontare i Disturbi Alimentari

“Dalla successione farraginosa di gesti, movimenti e percezioni che continuano a ingrossare la massa amorfa della quotidianità, se ne distacca uno, apparentemente insignificante e spicca come la nota stonata sul pentagramma, … C’è stata un’avaria o forse è l’inizio di qualcosa di nuovo…” (Milan Kundera).

Questa citazione di Kundera rappresenta perfettamente il momento di risveglio e trasformazione che la danzaterapia può offrire a chi soffre di un disturbo del comportamento alimentare (DCA). Chi affronta questa sfida descrive spesso il proprio corpo come un nemico, un estraneo con cui è impossibile riconciliarsi.

Si vive in una condizione di esilio dal proprio corpo, con un sé ferito e umiliato, un senso di smarrimento che conduce a un ritiro dalla propria corporeità. La mente, come una scimmia impazzita, distorce lo spazio del corpo fino a ridurlo allo sfinimento. In questo contesto, la danzaterapia clinica emerge come uno strumento prezioso per riprendere contatto con il proprio corpo, recuperare una relazione armoniosa con esso e affrontare i meccanismi profondi dei DCA.

L’origine dei disturbi alimentari

L’eziopatogenesi dei disturbi alimentari è complessa e multifattoriale. Coinvolge:

  • Fattori predisponenti: genetici, psicologici, ambientali e socioculturali;
  • Fattori precipitanti: diete restrittive e difficoltà psicologiche personali;
  • Fattori di mantenimento: sindrome da digiuno e rinforzo positivo dall’ambiente.

È interessante osservare come la relazione con il cibo abbia radici profonde nella nostra storia personale. Già nella fase orale dello sviluppo infantile, l’alimentazione rappresenta un legame primario con la madre, che è fonte di nutrimento e affetto. Durante l’allattamento, il bambino sperimenta una fusione totale con la madre, in cui si scambiano emozioni, pensieri e stati d’animo. Questo legame nutre non solo il corpo, ma anche le fondamenta emotive del bambino, creando memorie implicite che influenzeranno il modo di relazionarsi al cibo e alle emozioni da adulti.

Il corpo come luogo di memorie e trasformazione

Le neuroscienze ci insegnano che nei primi due anni di vita si formano le memorie implicite, conservate nel corpo e capaci di condizionare il nostro modo di vivere e relazionarci. Queste memorie, create attraverso il linguaggio corporeo, possono emergere e trasformarsi proprio grazie a un lavoro sul corpo.

La danzaterapia clinica utilizza il corpo come strumento di risveglio di queste memorie. Attraverso il movimento, si esplorano e si accolgono parti di sé abbandonate, riscoprendo bisogni profondi e dando loro una nuova forma espressiva. Questo processo aiuta a liberare il corpo dalle tensioni e dalle spinte emotive che lo deformano, favorendo una trasformazione profonda.

Danzaterapia: un linguaggio oltre le parole

La danzaterapia si basa su un linguaggio non verbale che permette di dare forma a tensioni, emozioni e dinamiche relazionali difficili da esprimere a parole. Attraverso il gesto e il movimento, la persona può risvegliare quelle memorie somatiche che erano rimaste sepolte nel subconscio. Il corpo diventa quindi un mezzo per portare alla luce ciò che prima era invisibile o irraggiungibile.

Grazie alla danzaterapia, si riconquista lo spazio del corpo, abbandonato e lasciato in balìa delle distorsioni mentali. Si riprende possesso della propria corporeità, ricostruendo una relazione armoniosa con essa. Questo processo è essenziale per tornare a vivere pienamente, riconnettendosi con il proprio corpo come segno tangibile dell’essere in vita.

Conclusione

La danzaterapia clinica offre un percorso di guarigione e trasformazione per chi soffre di disturbi alimentari. Attraverso il linguaggio del corpo, si risvegliano memorie implicite, si accolgono emozioni profonde e si ristabilisce un legame autentico con il proprio corpo. Ritornare a “Essere Corpo” significa ritrovare sé stessi, riconquistare uno spazio di libertà e riconciliazione, e intraprendere un cammino verso la guarigione.

Dott.ssa Cristina Pipan

Educatore Professionale socio-pedagogico

Danzaterapeuta Clinica

Posturologa

Bibliografia e Sitografia

  • Kundera, M. (1990). L’arte del romanzo. Adelphi.
  • State of Mind – Il Giornale delle Scienze Psicologiche. “Disturbi del Comportamento Alimentare: DCA”. Disponibile su: https://www.stateofmind.it/disturbi-alimentari-dca/
  • American Dance Therapy Association. “The Healing Power of Dance”. Disponibile su: https://adta.org
  • Stern, D. (2004). Il momento presente in psicoterapia e nella vita quotidiana. Raffaello Cortina Editore.
  • Schore, A. N. (2003). Affect Regulation and the Repair of the Self. Norton & Company.

 

 

 

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