danzaterapia clinica — apid®

PERCORSO DI DANZATERAPIA 2022/2023 "ELOGIO ALLA LENTEZZA"

“Oserò esporre qui la più grande, la più importante, la più utile

norma di tutta l’educazione?

 Non è guadagnare del tempo, ma perderne.”

(Jean Jacques Rousseau)

 


Ogni anno inizio un nuovo Percorso di “Danzaterapia” con l’intento di lavorare su un tema della nostra esistenza, spesso la scelta è dettata dal periodo che attraversiamo anche perché la danza è metafora della nostra vita perché danzando, ogni persona diventa tutt’uno con il proprio corpo e con la propria vita.

Ho riflettuto molto , anche per esperienza personale, sul tempo con cui viviamo la nostra vita , sempre di corsa, travolti da impegni inderogabili, appuntamenti, che non ci danno nemmeno il tempo di respirare ma soprattutto di pensare a noi stessi…il tempo della lentezza è una necessità antropologica, addirittura biologica:
abbiamo alterato il ritmo del pensiero, e con esso il ritmo ciclico della natura. È forse per questo che nel mondo 
c’è un vuoto di saggezza: i disastri ambientali, l’inquinamento, le guerre, sono la conseguenza della perdita di domande e riflessioni sul nostro stare al mondo.
Manca il tempo e forse anche la voglia di guardarsi dentro , ricordare, riflettere, su concetti, sentimenti e la corsa sembra essere l’unica metafora che contraddistingua l’uomo oggi

Nel romanzo di Kudera, “La lentezza”, il protagonista si chiede: “Perchè è scomparso il piacere della lentezza?”

La lentezza è stata una caratteristica della società preindustriale, le abitudini, le ritualità, il lavoro e la vita erano ritmate dal ciclo della natura …l’uomo era capace di attendere e l’attesa era sinonimo di saggezza: s’imparava a scoprire ciò che si è, a rinforzare la propria vita interiore.

Oggi tutto va vissuto su appuntamento, ci viene chiesto di correre sempre più in fretta per inseguire le cose, gli eventi eliminando il tempo dell’ attesa e del silenzio.

 Tutto ciò che è lento viene visto come una perdita di un “qualcosa” di non ben definito.

 Viviamo una vita…sì una “vita di corsa” l’uomo vive nell’inquietudine, il tempo non è più vissuto ma inseguito mettendo in crisi i ritmi interni della persona. La gente vive sempre di più in preda all’ ansia e allo stress con tutte le conseguenze che ne derivano.

Dobbiamo iniziare a rallentare il passo, i ritmi, a rivedere un tempo nel quale possiamo assaporare gli apprendimenti, i nostri progetti, un tempo in cui riflettere, dove essere capaci di aprirsi al mondo e di non trascurare se stessi.

La Danzaterapia offre una possibilità di ritrovare e ricontattare un altro tempo, il nostro tempo interno, quello che ci contraddistingue, quello che fa muovere il nostro corpo e ci fa vivere una vita con serenità e piacere.

 

Corpo, sensi, tempo, spazio e relazione caratterizzano la danza e la Danzaterapia Clinica tanto quanto la nostra stessa esistenza. E’ proprio  il legame indissolubile che c’è fra il movimento e la vita quotidiana ciò che rende la danza uno strumento e un luogo dove conoscere se stessi e le proprie modalità di entrare in relazione con gli altri.

 

La Metodologia della Danzaterapia Clinica propone un dialogo, un discorso corporeo, in cui vi è la continua messa in moto e in forma di vissuti, pensieri ed affetti. 

 

Un dialogo non verbale, vitale e creativo, che si sviluppa attraverso la modulazione delle distanze, delle aperture e delle chiusure, in relazione con se stessi e con gli altri. 

 Cristina Pipan

 

 

Gli incontri 

ogni Martedì e Venerdì dalle 17.30 alle18.30

Via del Monte 2 TRIESTE c/o Dancing House

per info contattare +39 3298846682