In un tempo in cui il corpo รจ sempre piรน oggetto di performance, controllo e perfezionamento estetico, emerge con forza ๐ฅโ๐๐ฌ๐ข๐ ๐๐ง๐ณ๐ ๐๐ข ๐ฎ๐ง ๐ง๐ฎ๐จ๐ฏ๐จ ๐๐ฉ๐ฉ๐ซ๐จ๐๐๐ข๐จ ๐๐ฅ ๐ฆ๐จ๐ฏ๐ข๐ฆ๐๐ง๐ญ๐จ. Un approccio che non sia soltanto fisico, ma ๐๐ก๐ ๐ฌ๐๐ฉ๐ฉ๐ข๐ ๐ข๐ง๐๐ฅ๐ฎ๐๐๐ซ๐ ๐ฅ๐ ๐๐ข๐ฆ๐๐ง๐ฌ๐ข๐จ๐ง๐ ๐๐ฆ๐จ๐ญ๐ข๐ฏ๐, ๐๐จ๐ ๐ง๐ข๐ญ๐ข๐ฏ๐ ๐ ๐ฌ๐ข๐ฆ๐๐จ๐ฅ๐ข๐๐ ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐ฉ๐๐ซ๐ฌ๐จ๐ง๐.
La ๐๐๐๐๐ ๐จ๐ ๐ข๐ ๐๐๐ฅ ๐๐จ๐ฏ๐ข๐ฆ๐๐ง๐ญ๐จ si colloca proprio in questa prospettiva: non propone un semplice allenamento muscolare o funzionale, ma ๐ข๐ง๐ฏ๐ข๐ญ๐ ๐ ๐ฎ๐ง๐ ๐ซ๐ข๐๐จ๐ง๐ง๐๐ฌ๐ฌ๐ข๐จ๐ง๐ ๐ฉ๐ซ๐จ๐๐จ๐ง๐๐ ๐๐จ๐ง ๐ข๐ฅ ๐๐จ๐ซ๐ฉ๐จ ๐ฏ๐ข๐ฌ๐ฌ๐ฎ๐ญ๐จ, ๐ข๐ง๐ญ๐๐ฌ๐จ ๐๐จ๐ฆ๐ ๐ฅ๐ฎ๐จ๐ ๐จ ๐๐ข ๐ฆ๐๐ฆ๐จ๐ซ๐ข๐, ๐ฉ๐๐ซ๐๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐, ๐ซ๐๐ฅ๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ ๐ ๐ญ๐ซ๐๐ฌ๐๐จ๐ซ๐ฆ๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐.

Il rischio, altrimenti, รจ quello di alimentare dipendenze sottili e invisibili: dalla palestra, dal corpo scolpito, dal risultato visibile. ๐๐ฎ๐๐ง๐๐จ ๐ข๐ฅ ๐ฆ๐จ๐ฏ๐ข๐ฆ๐๐ง๐ญ๐จ ๐ฬ ๐ฏ๐ข๐ฌ๐ฌ๐ฎ๐ญ๐จ ๐ฌ๐จ๐ฅ๐จ ๐๐จ๐ฆ๐ ๐๐จ๐ซ๐ซ๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ ๐จ ๐ฉ๐จ๐ญ๐๐ง๐ณ๐ข๐๐ฆ๐๐ง๐ญ๐จ, senza uno spazio per lโascolto, la riflessione e il sentire, ๐ฉ๐๐ซ๐๐ข๐๐ฆ๐จ ๐ข๐ฅ ๐ฌ๐๐ง๐ฌ๐จ ๐๐๐ฅ ๐ฉ๐๐ซ๐๐ก๐ฬ ๐๐ข ๐ฆ๐ฎ๐จ๐ฏ๐ข๐๐ฆ๐จ. Lโattivitร fisica rischia cosรฌ di diventare una rincorsa vuota verso unโideale irraggiungibile, anzichรฉ un atto di cura, esplorazione e consapevolezza.
๐๐จ๐ซ๐ฉ๐จ ๐ ๐ฆ๐๐ง๐ญ๐: ๐ฎ๐ง๐ ๐๐จ๐ง๐ง๐๐ฌ๐ฌ๐ข๐จ๐ง๐ ๐ข๐ง๐ฌ๐๐ข๐ง๐๐ข๐๐ข๐ฅ๐
La scienza lo conferma da tempo: mente e corpo non sono entitร separate. Le neuroscienze, la psicologia somatica, la medicina integrata e lโeducazione psicomotoria hanno ormai riconosciuto ๐ฅโ๐ข๐ฆ๐ฉ๐จ๐ซ๐ญ๐๐ง๐ณ๐ ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐๐ฌ๐ฉ๐๐ซ๐ข๐๐ง๐ณ๐ ๐๐จ๐ซ๐ฉ๐จ๐ซ๐๐ ๐ง๐๐ฅ๐ฅ๐จ ๐ฌ๐ฏ๐ข๐ฅ๐ฎ๐ฉ๐ฉ๐จ ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐ฉ๐๐ซ๐ฌ๐จ๐ง๐๐ฅ๐ข๐ญ๐ฬ, ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐ซ๐๐ ๐จ๐ฅ๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ ๐๐ฆ๐จ๐ญ๐ข๐ฏ๐ ๐ ๐๐๐ฅ๐ฅโ๐๐ฉ๐ฉ๐ซ๐๐ง๐๐ข๐ฆ๐๐ง๐ญ๐จ (Damasio, 1994; Schore, 2003).
La ๐๐๐๐๐ ๐จ๐ ๐ข๐ ๐๐๐ฅ ๐๐จ๐ฏ๐ข๐ฆ๐๐ง๐ญ๐จ attinge a questi saperi, ma si pone anche come pratica poetica e politica, in grado di mettere in discussione modelli standardizzati di corpo e movimento. Non si tratta solo di “allenarsi meglio”, ma di ๐ซ๐๐๐ฎ๐ฉ๐๐ซ๐๐ซ๐ ๐ช๐ฎ๐๐ข ๐ฆ๐จ๐ฏ๐ข๐ฆ๐๐ง๐ญ๐ข ๐จ๐ซ๐ข๐ ๐ข๐ง๐๐ซ๐ข, ๐๐ซ๐๐๐ข๐๐ข ๐ ๐ฌ๐ฉ๐จ๐ง๐ญ๐๐ง๐๐ข, ๐๐ก๐ ๐ง๐๐ฅ ๐ญ๐๐ฆ๐ฉ๐จ ๐ฌ๐จ๐ง๐จ ๐ฌ๐ญ๐๐ญ๐ข ๐๐ฅ๐ข๐ฆ๐ข๐ง๐๐ญ๐ข ๐จ ๐ข๐ง๐ข๐๐ข๐ญ๐ข โ da sistemi educativi, posture sociali, o da dispositivi tecnologici che ottimizzano tutto, anche il gesto piรน naturale.

๐๐ฎ๐จ๐ฏ๐๐ซ๐ฌ๐ข ๐๐ข๐ฏ๐๐ซ๐ฌ๐๐ฆ๐๐ง๐ญ๐ ๐ฉ๐๐ซ ๐ฉ๐๐ง๐ฌ๐๐ซ๐ ๐๐ข๐ฏ๐๐ซ๐ฌ๐๐ฆ๐๐ง๐ญ๐
Allenarsi solo su piani lineari โ avanti e indietro, su e giรน โ rispecchia unโidea riduttiva e meccanica di corpo. Ma ๐ข๐ฅ ๐๐จ๐ซ๐ฉ๐จ ๐ซ๐๐๐ฅ๐ ๐ฌ๐ข ๐ฆ๐ฎ๐จ๐ฏ๐ ๐ง๐๐ฅ๐ฅ๐จ ๐ฌ๐ฉ๐๐ณ๐ข๐จ ๐ญ๐ซ๐ข๐๐ข๐ฆ๐๐ง๐ฌ๐ข๐จ๐ง๐๐ฅ๐, tra rotazioni, lateralizzazioni, ๐ฌ๐ฉ๐ข๐ซ๐๐ฅ๐ข, ๐๐ฅ๐ฎ๐ฌ๐ฌ๐ข che coinvolgono non solo muscoli, ma emozioni, memorie, relazioni. Lavorare con questi piani di movimento significa anche attivare connessioni cognitive, favorire nuove reti neuronali, stimolare la creativitร e lโadattamento.
Il movimento consapevole โ che sia nella danza, nella camminata, nel gesto quotidiano โ genera apertura mentale, ci permette di abitare il corpo in modo piรน libero, di sentirci presenti e vivi. E questo ha effetti tangibili: sulla postura, sullโumore, sulla percezione di sรฉ e del mondo.
Dott.ssa Pipan Cristina
Educatore Pedagogico del Movimento
Danzaterapeuta Clinica




