DANZATERAPIA CLINICA E SCOGLIOSI

Volevo condividere questa esperienza lasciatami da una persona che segue i miei percorsi di Danzaterapia Clinica ormai da più di un anno.

Ho 73 anni, sin da ragazza ho avuto una vita sportivamente attiva. Ho cominciato a correre a 59 anni partecipando a trofei e gare agonistiche che vanno dalla maratona alla corsa in pista e alla corsa in montagna.

Dopo tre brutte cadute ho dovuto lasciare la corsa per danni irreversibili al tronco e un aggravarsi della scogliosi già esistente. Mi è rimasta la camminata veloce. Mi sono avvicinata alla Danzaterapia Clinica da più di un anno, dopo aver praticato lo yoga, il thai chi, il g gong e la meditazione. Pratiche, tranne la meditazione, che non mi soddisfacevano.

Posso definire la Danzaterapia una meditazione in movimento. Il movimento che dietro uno spunto dell’insegnante, parte da me, mi ha dato modo di riconnettermi con il mio corpo, la mia mente e la parte più profonda di me stessa. Il lavoro in coppia mi ha aiutato nella relazione corporea con gli altri.

Finita la lezione ho un senso di pienezza e di unione con il tutto che si prolunga nel vivere giornaliero.

Il fisioterapista che mi segue ha riscontrato una stabilizzazione nella verticalità e un migliorato assetto posturale.

Io ho ricominciato a correre alternando corsa e camminata sui percorsi lunghi.

L’insegnante Cristina Pipan, preparata e professionale ti mette a tuo agio, e così il gruppo che ti accoglie.

Ho trovato cio’ che cercavo e di cui avevo bisogno.

Laura

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