IL RESPIRO NEL GESTO

Nella Danza lavoro molto sul GESTO, qualunque movimento il nostro corpo crei, fa nascere un gesto.

Ogni gesto è UNICO perché ognuno di noi è unico e ogni gesto ha un senso solo per chi lo crea.

Dar vita a un GESTO attraverso la danza è come far nascere una creatura che è frutto di noi del nostro inconscio del nostro profondo.

Ogni gesto ha una fase di GESTAZIONE e una fase di ESPULSIONE il tutto si svolge nell’arco di qualche secondo, non c’è pensiero, non c’è studio o tecnica che lo fa nascere ma è una SPINTA interna che lo genera.

Nella mia esperienza quasi ventennale di studio e pratica della danza come strumento “espressivo”, ho sempre percepito come ogni GESTO che prendeva forma attraverso il mio corpo nasceva dal mio ventre, sì, proprio da quella parte del corpo da cui si GENERA UNA VITA e che è la stessa da cui si genera ogni istante della giornata la nostra esistenza.

L’impulso della nascita di un gesto arriva dal BACINO e lungo il suo percorso che lo porta a  incarnarsi passa attraverso il nostro CUORE e quindi l’emozione e si struttura attraverso il CERVELLO.

Ogni giorno diamo vita a GESTI, spesso sono spontanei, abitudinari perché sono anni e anni che li facciamo, non stiamo a soffermarci e a riflettere quando ci sediamo o quando ci alziamo dal letto, lo facciamo e basta andiamo avanti portando nello SPAZIO e nel TEMPO della nostra giornata tutta una serie di GESTI e FORME che sono meccaniche  sterili, vuote perché  prive di un sentire e di un ascolto che fanno di ogni singolo GESTO un ATTO CREATIVO, d’amore.

La frenesia del tempo, gli impegni, il lavoro, le mille preoccupazioni ci fanno vivere una vita dove i GESTI perdono il loro SENSO.

Ma perché deve avere un senso un gesto? Perché noi in questa vita abbiamo un senso che va oltre alla meccanicità, ripetitività con cui viviamo. Ritrovare il nostro corpo, imparare a sentirlo, percepire le emozioni, ci permette di vivere nell’attimo presente, di continuare a camminare lungo la nostra strada su questa Terra, per raggiungere il senso di questa vita qui e ora.

Il gesto rispecchia ciò che siamo, non è nient’altro che una proiezione esterna di noi.

Anche il nostro RESPIRO è un gesto…a volte nemmeno ci ricordiamo che stiamo respirando eppure il respiro come il battito del cuore sono due movimenti interni fondamentali per la nostra vita.

Durante la giornata ogni tanto mi soffermo ad ascoltare il mio respiro…osservo la sua qualità se è fluido, profondo oppure superficiale, a volte mi accorgo che  il mio respiro va a tratti, faccio tanti piccoli inspiri e tanti piccoli espiri intervallati da piccole pause e non mi permetto di lasciare che il flusso dell’aria scorra fluido dentro e fuori.

E’ interessante osservare con quale modalità l’aria entra nel mio corpo e come ne esca, il respiro parla molto di ciò che stiamo vivendo e modificandolo avviene un’alchimia non solo interna ma anche esterna al  corpo.

Il respiro ossigena le nostre cellule, i nostri organi , un respiro stressato porterà una certa qualità d’aria nel sangue negli organi e quindi in tutto il corpo.

Il respiro è una grande danza che trova spazio nella profondità del corpo,  l’aria che entra nello spazio del nostro corpo, sposta i nostri organi, fa cambiare forma al nostro spazio interno e quindi anche esterno.

La danza nasce proprio dal nostro profondo per trovare spazio fuori di noi….se pensiamo che la danza è la metafora della nostra vita allora riflettiamo sull’importanza che ha il respiro quando viviamo, come cambia la qualità della nostra vita se portiamo quella che si chiama consapevolezza al nostro respiro e quindi ai nostri gesti quotidiani.

Se provassimo a portare il respiro nei nostri GESTI, li potremo sentire pieni di noi, vivi, la qualità della nostra vita cambierebbe e anche le relazioni con gli altri.

D.ssa Pipan Cristina

Insegnante di Danzaterapia Clinica

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